Quali sono le differenze tra birra artigianale e industriale?

Che differenze ci sono tra una birra cosiddetta artigianale ed una commerciale/industriale?

So che ho già messo due punti interrogativi, uno nel titolo e uno nella prima riga, ma scoprirete che la distinzione non è così facile, e anche per noi del settore ci sono molti punti di domanda. 

Cercherò di farvi chiarezza senza riempire la pagina di decreti legislativi o di formule chimiche, che per quanto ne so, né i nostri governanti, né i chimici sanno distinguermi le artigianali a colpo d’occhio sullo scaffale. Perché questo è il nostro obiettivo, saper riconoscere una birra dalla sua forma esteriore, dalla sua etichetta e da ciò che c’è scritto sopra.

© Brewdog

Primo mito che voglio sfatare è che, molto spesso, il concetto di artigianalità è strettamente legato al concetto di qualità del prodotto, e tutto ciò per me è una grandissima p*******a (pagliacciata). In realtà, è difficile spiegare cosa sia la qualità di un prodotto. Tante aziende ci si riempiono la bocca, ma usano questo termine a sproposito. A mio modesto parere quindi, prima dobbiamo cercare di capire che cosa sia questa famosa “qualità”. 

È un concetto specifico alle caratteristiche intrinseche di un certo tipo di produzione, e non significa solamente se sia buono o meno per le papille gustative. Infatti, la qualità di una birra industriale, non è la qualità di una artigianale, come se, provate un po’ a pensare, secondo voi l’obiettivo di qualità di una casa produttrice come la Ferrari, sia lo stesso della Ford o della Citroen. No, certo che no. E così nelle birre: 

  • Esempio di una qualità industriale= ripetibilità del prodotto, cioè la costanza di produzione. 
  • Esempio di una qualità artigianale= qualità organolettiche fuori dal comune

Quindi, regola n°1 –Artigianalità ≠ Qualità

Secondo mito che voglio sfatare, è la convinzione secondo la quale, i birrifici artigianali siano tutti di piccole dimensioni, e anche questo secondo me è molto soggettivo. Quando per te è definibile “grande” un birrificio? Quando lo è per me? 

Vedi differenze tra questi siti di produzione nelle foto? Perché sono intesi dalla maggior parte delle persone come appartenenti alla stessa categoria produttiva. Vi rendete conto? In un solo fermentatore di Brewdog probabilmente ci sta la produzione di dieci anni del microbirrificio sulla destra, e sono considerati ”artigianali” entrambi.

Quindi, regola n°2 – L’Artigianalità non sempre vuol dire “piccolo produttore”

© Birrificio San Gimignano

© Brewdog

© JARL

© Birra Messina

Terzo mito, “le birre artigianali si riconoscono dalla confezione”. E tra queste bottiglie? Riesci a riconoscere l’artigianale?

Quindi, regola n°3 – L’Artigianalità non sempre si riconosce dall’etichetta.

Quarto ed ultimo mito di questa puntata, è l’utilizzo di additivi (conservanti, coadiuvanti di produzione, chiarificanti ecc). Se leggete l’etichetta degli ingredienti di una birra industriale ed una artigianale, sembra che siano prodotte con le stesse materie prime, ma non è così. Dovete sapere che la birra è uno dei pochi prodotti in cui è possibile “evitare la dicitura in etichetta” degli additivi permessi nella produzione. 

Quindi, anche in questo caso, la disinformazione la fa da padrone, ed esistono birrifici industriali che non utilizzano additivi, ed esistono birrifici cosiddetti artigianali che invece li utilizzano. 

Quindi, regola n°4 – L’utilizzo di additivi è strettamente specifico ad ogni birrificio, che sia industriale o artigianale.

Vi ho posto solamente quattro motivi per cui è difficile riconoscere le differenze tra birra artigianale e industriale, ma già potrete capire quanto sia contorta la situazione. 

A parer mio il miglior modo per capire realmente la differenza tra questi due mondi è solamente l’esperienzabere, bere e ancora bere –, farsi la propria idea, e chiedere una mano a chi ne sa più di voi in merito. Possono essere, le persone che lavorano nel settore (io per esempio) o semplicemente amici appassionati. Così che finalmente potrete iniziare a capire quali sono i birrifici veramente artigianali e quelli che non lo sono.

Le uniche birre che, personalmente, posso definire come “fatte a mano da un artigiano”, sono quelle che vado a comprare il più vicino possibile a casa mia, direttamente nel sito di produzione, direttamente dalle mani del birraio, ovvero devono essere locali e soprattutto fresche! Se non c’è una faccia dietro alla birra, c’è qualcosa che non va. 

A presto, e supportate i produttori locali! Non fate gli scansa-fatiche di merda, che vi vedo.

Ora che hai letto questo articolo, perchè non ti iscrivi alla newsletter? Non te ne pentirai.

    Drag View