Come conservare la birra nel modo corretto

Salve a tutti/e, l’argomento di oggi per me è fondamentale per chi vuole approcciarsi a questo mondo, in quanto le birre sono un prodotto deperibile e come gli altri alimenti, ha bisogno di alcune accortezze per mantenersi nel tempo ed essere apprezzato al meglio. 

Un punto a nostro favore è che la birra è un prodotto di per sé sicuro dal punto di vista della sicurezza alimentare, ovvero, riesce a “difendersi” da sola dagli attacchi di potenziali patogeni.

L’alcol, l’acidità e la mancanza di ossigeno la rendono difficilmente attaccabile. 

Quindi ciò di cui dobbiamo veramente preoccuparci per conservare la birra è di mantenere le sue caratteristiche organolettiche nel miglior modo possibile. 

Come i diversi alimenti vengono conservati in modi diversi, così vale per le birre. Tra le diverse tipologie ci sono così tante differenze, che possono avere dei diversi metodi di conservazione. 

La prima grande distinzione è la modalità di conservazione delle birre industriali e di quelle artigianali (vi rimando al mio articolo Artigianale vs Industriale, per capire quali sono le differenze), infatti se le prime sono un prodotto morto e sono studiate per essere trattate nel peggiore modo possibile, ovvero il modo in cui le tratta la GDO (Grande Distribuzione Organizzata). Le artigianali invece sono un prodotto vivo e facilmente deperibile, che avrebbe bisogno di una cura ad hoc. 

Vi sognereste mai di conservare un tonno fresco appena pescato nello stesso modo in cui conservano una scatoletta di tonno? Non credo proprio… e allora non fatelo con le birre! La birra industriale è la scatoletta di tonno e quella artigianale è il pesce vivo. 

© Dreamstime

Gli elementi che più influiscono sulla conservabilità di una birra e che sono quelli che tentiamo di controllare sono la temperatura, la luce, il tempo, la posizione, l’umidità. 

  1. Per quanto riguarda la temperatura, indicativamente basterebbe conservare la birra ad una temperatura inferiore alla temperatura di fermentazione. Se siamo indecisi, direi che sotto i 10-12°C le dovremmo beccare tutte!
  2. A riparo dalla luce! Avete visto il colore delle bottiglie? Quelle trasparenti, o verdi chiaro significa che, chi le produce non si preoccupa molto dell’ossidazione dovuta alla luce, quindi, o hanno degli antiossidanti dentro o non gli interessa di avere una birra orribile. 
  3. A grandi linee, per quanto riguarda il tempo di conservazione, possiamo dire che prima la bevi e meglio è, ricordati che è un prodotto fresco! Ci possono essere delle eccezioni, tipo le birre molto alcoliche (>8%alc) o le birre acide, che possono evolvere negli anni e diventare delle birre da degustare, ma stiamo parlando di roba da seghe mentali (anche io lo faccio a volte).
  4. Conservarle in verticale! A meno che non abbiano il tappo di sughero, in quel caso dobbiamo metterle come i grandi vini, sdraiate.
  5. Se poi vogliamo essere proprio dei pro, dovremmo avere un luogo con umidità controllata, o perlomeno che non sia una palude. Fresco e asciutto.

Spero che vi sia stato di aiuto e che le vostre birre facciano un po’ meno schifo d’ora in poi

Tom

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